Giovedì, 29 Agosto 2013 12:32

Palazzo Del Tosto, il piazzale è di nuovo sbarrato. Si pagherà il parcheggio

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Era la fine di giugno. E sembrava che il Comune, finalmente, avesse deciso di riprendere in mano le convenzioni stipulate con alcuni costruttori della città per pretenderne il rispetto. A L’Aquila, lo abbiamo raccontato nelle nostre inchieste, sono stati costruiti importanti edifici con procedura di “urbanistica contrattata”. Che è una sorta di accordo fra il privato e l’amministrazione, volto a soddisfare un reciproco interesse. In sostanza, il Comune concede al privato di edificare su aree che, al momento della convenzione, risultano agricole o comunque non edificabili in cambio della costruzione di opere pubbliche di interesse collettivo (strade, scuole, parchi, parcheggi, palestre). Uno scambio proficuo, sembrerebbe. Anche perché, a garanzia del rispetto degli accordi, l’istituzione locale ottiene dal costruttore delle fideiussioni bancarie.

La geografia urbana della città, però, racconta di accordi mai rispettati. Da palazzo Palmerini [Leggi inchiesta] a San Francesco al Rotilio Center di via Strinella [Leggi inchiesta], fino al caso clamoroso di palazzo Del Tosto in via Vicentini [Leggi inchiesta], i costruttori non hanno ceduto alla collettività le importanti opere promesse e le amministrazioni che si succedute negli ultimi trent’anni non hanno inteso pretendere il rispetto dei contratti affittando, anzi, nel dopo terremoto, spazi proprio nei palazzi oggetto delle convenzioni mancate per stabilirvi uffici pubblici.

E’ il caso di palazzo Del Tosto, appunto. Una vicenda che ha dell’incredibile. Il Comune dell’Aquila ha affittato uffici al primo piano dello stabile, nonostante sia in causa con il costruttore che ha mancato di rispettare le convenzioni. Non solo. Ha affittato anche i parcheggi di pertinenza, per intenderci gli stalli nel piazzale del supermercato Carrefour: peccato siano di proprietà pubblica, oggetto proprio di convenzione.

In altre parole, il costruttore aveva contrattato la costruzione dello stabile promettendo al Comune, tra le altre opere, il parcheggio pubblico che negli anni, però, non ha mai ceduto e che, anzi, ha affittato proprio all’amministrazione. Nei mesi passati abbiamo seguito i lavori della seconda Commissione territorio, presieduta dal consigliere Enrico Perilli e stimolata dal consigliere di Appello per L'Aquila, Ettore Di Cesare, che avevano deciso di vederci chiaro nel dedalo di ricorsi e contro-ricorsi che si sono susseguiti, fino a scoprire che poco l’amministrazione Cialente aveva fatto per risolvere la questione. E che, anzi, molti dei costruttori coinvolti nell’affaire convenzioni avevano finanziato la campagna elettorale del primo cittadino.

Finalmente, alla fine di giugno, qualcosa si era mosso. I vigili urbani, accompagnati da alcuni tecnici del Comune, si erano presentati in via Vicentini per notificare il provvedimento di immissione in possesso di dell’area del parcheggio oggetto di convenzione. Un primo passo, importante. “Siamo arrivati a questo risultato grazie all’istituzione di una sotto-commissione sulle convenzioni urbanistiche”, aveva spiegato a NewsTown il consigliere di maggioranza Stefano Palumbo, che ne è presidente. “Avevamo capito che le questioni erano troppo complesse e, così, abbiamo deciso di affrontarle con la dovuta convinzione, impostando il lavoro su alcuni casi specifici per tentare di risolverli e di creare, in questo modo, dei precedenti”.

La prima azione, concordata con l’amministrazione e con il sostegno del sindaco Cialente, proprio in via Vicentini. “Abbiamo dato mandato agli uffici di prendere possesso di una prima porzione d’aria, di 1377 mq, dovuta per gli accordi firmati con la convenzione del 1980”, aveva spiegato Palumbo. "La zona è stata perimetrata e sono stati rimossi i new jersey istallati dal costruttore senza averlo comunicato al Comune. Successivamente, nel 1981, c’è stato un atto unilaterale d’obbligo con cui Del Tosto, in cambio di un aumento della cubatura, si era impegnato a cedere un ulteriore lotto del terreno. Il prossimo passo sarà, dunque, convocare il costruttore per invitarlo a rispettare anche quell’accordo. Se decide di non adempiere agli impegni sottoscritti, siamo disposti ad andare fino in fondo, fino alla estrema decisione di revocare la concessione edilizia”.

Il consigliere del Partito Democratico, nell’intervista, non aveva nascosto un certo imbarazzo nel sottolineare che nell’edificio a cui l’amministrazione potrebbe revocare l’agibilità sono affittati uffici del Comune: “In commissione mi è capitato di fare qualche riflessione: il Comune, dal punto di vista amministrativo, nel processo messo in atto dai vari settori, non ha saputo utilizzare gli strumenti a disposizione. Come è possibile, mi chiedo, che ci siano delle attività commerciali in edifici privi di agibilità per convenzioni mai rispettate? Nel corso dei decenni è successo di tutto, si sono sovrapposti dei passaggi. Adesso bisogna rimettere in ordine tutte le pratiche, cercando di imporre ai costruttori il rispetto di quanto dovuto. Questo è l’impulso che, come commissione, intendiamo dare: poi le decisioni spettano sempre agli uffici. La volontà politica c’è”.

Evidentemente non è bastato. Già da qualche giorno, infatti,sono apparsi di nuovo i new jersey e le sbarre. Stamane, le erano addirittura chiuse. Come ci ha spiegato un custode del parcheggio, vestito con pettorina gialla, i clienti del centro commerciale Carrefour e delle altre attività che insistono sul piazzale devono fare l’abitudine alla regolamentazione degli stalli. Che vuol dire avvicinarsi alla sbarra, premere un pulsante rosso per aprirle ed entrare. Si abitueranno, così, a premere il pulsante per avere un gettone di plastica che darà diritto al parcheggio gratuito per due ore. Dopo 120 minuti, bisognerà pagare.

In altre parole, non solo il parcheggio pubblico è stata affittato al Comune che ne è proprietario ma nell’idea del costruttore Del Tosto, per chi vorrà sostarvi, in futuro sarà anche a pagamento. A sentire il custode del parcheggio, una decisione necessaria per venire incontro alle esigenze dei commercianti che insistono nel piazzale. Il direttore del Carrefour avrebbe denunciato mancati introiti per 3mila euro, nelle ultime settimane, per l’eccessivo affollamento degli stalli. Dunque, giusto regolamentarli. Peccato che il parcheggio sia pubblico, che non andava affittato agli esercizi commerciali.

“E’ una vicenda incredibile”, ha sospirato Stefano Palumbo che abbiamo sentito in mattinata. “Hanno approfittato dei giorni di festa legati alle celebrazioni della Perdonanza per istallare di nuovo le barriere e i new jersey. Il parcheggio, però, è di proprietà del Comune e intendiamo far rispettare la convenzione. Dunque, nei prossimi giorni torneremo in via Vicentini e metteremo in pratica azioni ancora più incisive. Purtroppo - aggiunge - la sensazione è che il costruttore abbia sponde importanti negli uffici comunali. I tecnici, al momento del sequestro, avrebbero dovuto portar via i new jersey. Invece, li hanno lasciati lì. Ora, non voglio pensar male ma…”.

“Andremo fino in fondo”, promette infine. Non sarà facile, però. Gli avvocati di Del Tosto, dopo trent’anni, hanno gioco facile nel trovare cavilli burocratici per evitare di adempiere alle convenzioni stipulate. Ed è chiaro che non mancano al costruttore importanti appoggi negli uffici che contano.

Ultima modifica il Venerdì, 30 Agosto 2013 14:27

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